Lo yoga è una disciplina antichissima, nata in India circa 5.000 anni fa.
Gli antichi yogi erano osservatori attenti e acuti della natura, del proprio corpo e della propria mente, che vedevano strettamente interconnessi: l’una si specchiava nell’altro, e viceversa.
Una disciplina altamente sperimentale, dunque, che anche oggi possiamo vivere osservando e lavorando su quanto ci è più familiare e vicino: il nostro corpo e il nostro respiro. Attraverso le posizioni, chiamate asana, e gli esercizi di respirazione, il pranayama, possiamo riconnettere e riportare in armonia corpo e mente, riscoprendo la calma e la pace nel più profondo di noi stessi.
Lo Yoga Iyengar® è una pratica riconosciuta a livello mondiale, frutto del geniale lavoro di codifica delle posizioni e dei metodi realizzato da B.K.S. Iyengar, maestro che è vissuto ed ha insegnato a Poone (India), allievo diretto del grande Sri T. Krishnamacharya.
Iyengar ha rivisitato, con estrema precisione, oltre 240 asana e diverse tecniche di pranayama. Il metodo Iyengar pone grande attenzione all’allineamento degli arti e al graduale perfezionamento della posizione, tenendo conto delle problematiche e delle difficoltà di ogni singolo studente.
Elementi essenziali del metodo Iyengar:
- Allineamento delle articolazioni
La perfezione verso la quale tende chi pratica questo metodo, permette allo studente di assumere l’asana in maniera progressivamente comoda e stabile, allineando mente e corpo, raggiungendo così uno stato di quiete. - Timing
Indica la capacità di poter mantenere l’asana sempre più a lungo, cosi da ottenere resistenza e potenza muscolari e nervose. - Ordine sequenziale degli asana
E’ il cuore della pratica yogica, che ha un suo ordine logico. Seguire una sequenza precisa e ordinata porta ad aprire attraverso il corpo anche nuovi spazi mentali. - Uso dei supporti
Nel sistema Iyengar® si usano supporti che permettono a chiunque e in maniera sicura di sperimentare tutte le posizioni, anche quelle apparentemente più difficili, e di goderne i benefici.
Per la pratica dello Yoga sono disponibili attrezzi come mattoni, cinghie, panche, pesi, coperte, bolster (grandi cuscini), coperte e altri supporti per praticare.
Per approfondire:
I neuroni che collegano respirazione e calma
Un minuscolo gruppo di neuroni situato nella parte del tronco encefalico che controlla la respirazione comunica direttamente con una struttura cerebrale coinvolta nelle risposte allo stress. La scoperta potrebbe indicare le basi fisiologiche degli effetti calmanti della meditazione e avere ricadute sullo sviluppo di farmaci contro gli attacchi di panico e altri disturbi
E’ un piccolo gruppo di neuroni nel tronco cerebrale a regolare i rapporti fra la respirazione e le attività cerebrali superiori connesse a uno stato di calma oppure di agitazione.
La scoperta è di un gruppo di ricercatori della Stanford University, che firmano un articolo pubblicato su “Science” http://science.sciencemag.org/content/355/6332/1411 . In prospettiva, il risultato può avere ricadute in campo clinico con lo sviluppo di nuove terapie contro gli attacchi di panico e altri disturbi legati a stati di stress.
Anche se la respirazione è generalmente considerata un comportamento controllato soprattutto dal sistema nervoso autonomo, l’esistenza di strette connessioni con le aree cerebrali che presiedono alle funzioni cerebrali superiori è ben nota e ampiamente testimoniata, per esempio, dagli studi sugli effetti della meditazione, che ha uno dei suoi cardini proprio nel controllo della respirazione.
Tuttavia finora non era chiaro quali fossero i centri e i meccanismi neuronali che presiedono ai rapporti fra respiro e cervello.
ImageSource / AGFIn uno studio sperimentale sui topi, Kevin Yackle e colleghi hanno ora identificato il regista di questi rapporti in un piccolo gruppo di neuroni situato nel tronco cerebrale.
Si tratta in particolare di circa 175 neuroni del cosiddetto complesso di pre-Bötzinger, un articolato gruppo di 3000 neuroni circa la cui attività ritmica avvia i movimenti respiratori. I neuroni di questa sottopopolazione inviano delle proiezioni direttamente a un’area del cervello, il locus coeruleus, che ha un ruolo chiave nello stato di vigilanza in generale, nella focalizzazione dell’attenzione, e nelle risposte allo stress.
Dopo aver eliminato in alcuni topi i neuroni identificati, i ricercatori hanno constatato che la loro respirazione era rimasta perfettamente normale, ma che gli animali rimanevano insolitamente tranquilli anche se erano sottoposti a stimoli che normalmente inducono una risposta di stress.
Dato che questi neuroni possono essere identificati grazie alla presenza di specifici marcatori molecolari, i ricercatori sperano che sia possibile sviluppare in tempi relativamente brevi farmaci in grado di agire selettivamente su di essi. http://www.lescienze.it/news/2017/03/31/news/neuroni_respirazione_stress_cervello-3477488/
Breathing control center neurons that promote arousal in mice Kevin Yackle1,*,